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John Donne e i sonnetti della morte...

Morte non esser fiera,
pur se taluni ti abbiano chiamato
Terribile e possente,
perche’ tu non lo sei
che quei che tu credi di travolgere non muoiono,
povera morte
ne tu puoi uccider me.
tu, schiava del fato, del caso, di re e di disperati,
tu che ti nutri di guerre e di malattie,
oppio e incantesimi ci sanno addormentare
ugualmente e meglio di ogni tuo fendente.
perche dunque inseperbisci?
e trascorso un breve sonno
veglieremo in eterno.
E morte piu’ non sara’, morte tu morrai.

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