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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Un sogno...

"Mi vedevo, in sogno, col viso triste, ero in un luogo indefinito, ferma. Mille domande in cerca di risposte, dubbi, incertezze mi assalivano. Chiedevo: " Questa attesa è il traguardo? ". Una voce d'indicibile bellezza mi rispondeva: " Non disperare, troverai, un giorno, ciò che il cuore fa vibrare. Quest'attesa è solo una pausa nel viaggio della vita. ". Dolce il mio risveglio, avevo un sorriso sulle labbra...

Le ore...

Lente scorrono le ore, sono incerte, morenti e scure. Ed il tempo, avanza inesorabile in quel silenzio cupamente assordante. Non è la pace che voglio. Non è il perdono che cerco. Non è per orgoglio. Lo ripudio. Ma, per il rimorso che brucia dentro. Lo so! saranno i malintesi, le incomprensioni i dissapori, le frustrazioni dello spirito, oppure; ansietà di pensieri nella mente. Tutti fattori incrinanti! Non è il timore della solitudine. Non è timore delle strade deserte. Io temo per il male che le ho fatto, e per questo, non mi darò pace.

Sono io... Cosi come sono...

Amore mio, Sono inguaribile fragilità, non la sopporto la tua mancanza, ovunque ti cerco, "sei qui?" "amore, ci sei?" l'alito del silenzio tace, silenzio muto, silenzio, che odo, sono inguaribile fragilità, mai sentita cosi sola nel mezzo delle genti allegri tra le braccia della sorte, sono inguaribile fragilità, mi si spezza il cuore ogni volta penso a te, a me, che ci abito nello strazio senza voler cambiare, sono una dannata anima irrequieta, che versa ogni sua lacrima amara nelle righe della poesia, sono inguaribile, strazito e dolce poeta che sono e sempre saro'.

Cielo di tela...

Fermati! Solo il tempo di leggere... Tu sei ciò che vedi. Tu sei ciò che senti. Alza il tuo sguardo da terra... respira e trova i tuoi colori! Azzurro, come la tela dove da sempre dipingi i tuoi sogni. Pennellate gonfie di speranze, sferzate di colore bianco oppure lievi sfumature di timidi sogni. Bianco, quando la morsa dei compromessi non "inquina" i polmoni. L'aria che respiri sei Tu! E tu in lei Rosso, quando divampano le emozioni, quelle che tramontano portando a dormire un sole stanco. Quelle di un solo respiro, quelle pregne dei tuoi stessi battiti, quelle tiepide ma stabili e sicure. L'amore, per te e da te per altri. Grigio, come la tristezza quando la tristezza sei Tu! Prendi la tua consapevolezza Nulla può intristirti se dentro hai il sole. Osserva! Vivi! Se vuoi, piangi! Dalle tue lacrime germoglia un nuovo "Io". La tua tela, i tuoi colori. C'è chi, per te, li ha messi dove tu possa vederli ogni g

Pagina bianca... Pagina bianca...

Pagina bianca amica mai stanca, raccogli emozioni, condanni senza condizioni. Racconti gli amori perduti che nel silenzio restano muti. Passano gli anni, tu pagina bianca non sei mai stanca... ancora oggi racconti le storie di chi ha vissuto senza gloria, un foglio scritto di vita vissuta o forse di una vita perduta!... Raccogli lacrime dal viso dove sarebbe bello vedere un sorriso. Forse pensi ad un amore lontano che mai più ti prenderà per mano!... Frasi e... l'amore non mette opzioni, quelle, le lascia al telefonino!... Un fiore profumato è bello da quando è nato! La tua simpatia apre le porte della vita... l'uomo insensato non intende, e lo stolto non capisce... Felice mamma che non inganna, felice donna che non reca danno...

Sentimento fatal del brivido incontro...

Con te sola, tra cento e mille, te unica, come una galassia tra le stelle, bianca di splendore infusa il fato, la sorte o l'amaro destino il lucifero incontro predisse Morfeo e scosso da tremito incredulo, il bianco di nuova luce ancor risplende, l'alto vetro al ciel intorno a noi mirò. Ma fu un solo attimo, neppur il tempo di un secondo sorriso che le tiranne lance ti allontanarono o forse che questo mi volea mostrar: solo, sempre e comunque, per l'alto mio scopo è l'unico mezzo e se mai dovessi desistere lei mi attenderà, focosa e indomabile rondine, libera nel vento. Rincorante desio di momenti felici vissuti assieme, davanti al caldo focolare ove sovente giochi e scherzi i nostri occhi in un solo si fondean per poi brutalmente separarsi ma tornar nelle fredde notti ombra nell'ombra nel mio spirito restaurata la figura amata. Dove mi porterà questa follia? Perché non trovo un appiglio? Se mai avessi dovuto naufragar in quest'o

Tra i sospiri...

Averti accanto e non poterti baciare, accarezzare il tuo corpo con lo sguardo e provare un brivido immaginando le mia mani su di te... Trattengo il respiro per non rovinare l'incanto di queste sensazioni... Ma poi quei momenti si disciolgono in sospiri, di chi sa che il paradiso lo attende... Aspetto trepidante l'istante in cui tutta la magia della mia fantasia prenderà vita. ... respiri sospesi tra sogno e realtà... Non è finzione, ma pura emozione...

I cinque servitori...

Chiedimi chi: e ti dirò un solo nome. Chiedimi come: ti racconterò di un mare che dona senza riserve, di come, con grandi mani spumeggianti offre e con destrezza silenziosa toglie. Chiedimi quando: Ti narrerò di un tempo senza rughe, di come fluttua il sogno nella clessidra ad aria. Chiedimi dove: ti mostrerò che anche ad occhi chiusi un cuore avverte la strada da seguire, che l'Universo non ha barriere per contenere ne confini per fuggire. Chiedimi perché: rispondero tacendo...

Cimitero...

Girovagare per freddo granito non a qualche uso divino. Sapere invece di incontrare l'anima della madre, dell'avo o del vecchio giovane amico nei profondi reconditi dello spirito mio e vedere riflessi in quegli specchi la loro passione, la loro gioia il loro vivere. Configurar in essi il proprio divenire ricapitolando il passato in una serie di errori, sciagure e cattivi presagi, mai curante dell'ora che verrà, ma conscio. Conscio di un presente passato, da consumare fino all'ultimo fiato, così come suggerisce la fredda immagine di occhi chiusi troppo presto per esistere Dio. Quindi di sola cenere son codeste dimore, non è di certo quello il loco del riposo etterno! Nemmeno può esser sentier per un sicuro dialogo, ma solo di pietra material per finto viso e false promesse. Se l'unione, data da qualsiasi genere d'amore, fu magna e profonda, allora nessuna lapide, nessuna immagine, nessuna frase relazionar ancora puote come la pr

Lei, la Luna e l'amore...

Era il canto della Luna accarezzata dal vento che la induceva a mirar il cielo ogni notte. Alchimiche forme aleggiavano tra le stelle luminose invitandola a danzare. La brezza marina le profumava i capelli e sulla sua rossa bocca fiori di loto nascevano. Vivide immagini si mostrarono al suo cospetto caleidoscopici desideri presero forma e lei piantò il suo cuore in una zolla di Luna affinché rinascesse nuovamente l'Amore.

La poesia non muore...

La poesia non muore. Noi cambiamo, cambia il modo di scrivere cambiano gli argomenti cambia persino il nostro credo, ma la poesia resta. Resta nei cuori di chi legge Ed ha letto E ricorda. Resta nelle pagine riempite di parole Nelle lacrime e nei sorrisi Che ci provoca. Resiste nella conquista Lenta ma continua Di anime nuove Lontane e vicine Simili e diverse. Immortale, persiste nel cambiamento, emozioni che da personali diventano universali, come un fil rouge che tiene tutti cuciti insieme.

Vestito di pioggia...

Questa sera il silenzio è vestito di pioggia e mi parla bagnandomi il corpo delicato si posa accarezzando la faccia mentre intorno natura gioisce come quando sei sotto la doccia poi mi avvolge del tutto... quasi avesse le braccia. Questa sera il silenzio ha lavato il mio corpo trascinando con sé l'impalpabile malinconia che sovente riveste il mio vivere come se fosse un velo. Questa sera il silenzio ha parlato con me rovesciandomi addosso la grandezza del cielo.

Le mie mani al cielo...

La luna si sta spegnendo le stelle vanno via il sole illuminerà altri mondi la terra fermerà i suoi moti. I fiori appassiranno i prati diventeranno deserti e nessun oasi potrà dissetarmi; chiudo gli occhi e vado via. Alzo le mani al cielo piango, mi dispero, urlo, mi inginocchio e prego, prego la luna, le stelle il sole. Vi prego! Non portatemi via la luce non oscurate la mia vita scaldatemi ancora il cuore ridatemi la speranza ed io continuerò ad amare.

Nella mia natura!??

"È nella mia natura"... C'è sangue che non puoi cambiare. Non il sangue che deriva dai genitori, tutte queste immense bugie che sostengono che noi siamo vittime del nostro destino. Noi non siamo vittime di nulla! Noi siamo padroni del nostro destino... ma questo avviene solo con la consapevolezza del bene Avviene quando possiamo scegliere. Quando abbiamo la capacità di scegliere. Altrimenti si è vittime di se stessi. Sentirsi persi perché non si riesce a sfuggire da se stessi. Sento questa impotenza di non conoscersi, di non essere padroni di sé ma solo vittime... Deve essere orribile. "È nella mia natura"... Lasciala andare allora.

Ricerca infinita...

Non so come spiegare questa mia sensazione e non ho nessun potere per donarle un nome sono con la mia ombra in riva al fiume attratto dallo scorrere cibandomi del dono dell'immaginazione. Davanti intorno e dentro me scorre la vita questa natura così grande immensa non capita questa nostra ricerca infinita. Non so spiegar questo momento questa mia sensazione mentre il lento scorrere del fiume mi porta via con se... oltre ogni ragione.

Riposare...

Sono contento quando volo con te senza provar paura alcuna mentre teniamo il mondo tra le mani giocando a biglie con il sole e con la luna possiamo spostare le montagne toccare le profondità del mare e lì sostare per poterci riposare. Possiamo essere alti bassi, insetti o sassi muovendoci con disinvoltura senza cercare spiegazione attraversando crepacci di follia voltando le spalle alla ragione unendo lunghi ponti di puntini in sospensione. Sono contento e volo senza provar paura alcuna quando sei qui con me tra le mie braccia stupenda donna mia ricchezza mia gioia... mia immensa fortuna.

L'albero e la terra...

Tu sei l'albero ed io la terra bruna... Affonda le tue radici dentro di me, in profondità ed io abbracciandoti stretto ti tratterrò e ti proteggerò dal vento impetuoso che si abbatterà sui tuoi lunghi rami. Allunga le tue braccia verso il cielo e cattura per me il calore del sole ed io ti sazierò con il mio corpo e ti disseterò con l'acqua pura della pioggia. Così sarà: giorno dopo giorno notte dopo notte ancora e ancora in un abbraccio eterno, immobili nell'infinito incuranti delle tempeste e degli affanni del mondo per vivere e morire insieme l'uno nell'altra, amore mio.

Cedi all'amore...

Gli uomini sbagliano Quando non piangono Il silenzio dei forti È ancora vagante Amore ha brezza Che vuole tempesta Di fuoco e fulmini Vive certezza Al cielo pallido Gli aironi aspettano Aquile ignorano Paure instabili Gli uomini osano Quando si perdono Gli amori vivono Quando si cedono.

Ci saluti con un sorriso...

Quel giorno sciupo e cupo di un freddo e triste gennaio, egli si spense per sempre, l'ignoto emanò il suo ultimo e fatale sospiro, quel suo silenzio sembrava il suo ultimo grido più forte, la flora piangeva con le lacrime di rugiada che essi avvolgevano, quella rugiada limpida e innocente fin a diventar preda dal dolore, che in poco tempo avrebbe spezzato il loro cuore.

Sono libero!

Sono piccoli frammenti di verità, chiodi conficcati nella schiena carezze piene di menzogne, sguardi che hanno celato insidie. Ma io sono un uomo libero. Libero come gli uccelli in volo come gli oceani immensi, libero dalla schiavitù d'amore. E sarò sempre libero. Libero di camminare, di correre, di ridere di gridare, libero di vivere, libero di toccare l'aria che respiro. Libero di attraversare i fiumi, di raccogliere fiori nei boschi. Libero di dormire, di sognare, di correre a piedi nudi sulla sabbia rovente. Perché io sono libero. Perché io, sono nato libero. Come liberi sono; il sole la luna, le stelle, il cielo. Ecco. Io sono un uomo libero!

La mia poesia...

Fino a ieri era la mia canzone, le note di uno spartito i tasti di un pianoforte le corde tese di un violino. Fino a ieri tra le pagine di un libro, leggevo le sue dolci parole il loro intercalare libero le piccole frasi di una poesia, i sentimenti più puri la sua nostalgia. Ora tutto è cambiato. Sono solo. Lei è sola; siamo soli. Non è più la mia canzone, non è più la mia poesia.

La poesia non muore...

La poesia non muore. Noi cambiamo, cambia il modo di scrivere cambiano gli argomenti cambia persino il nostro credo, ma la poesia resta. Resta nei cuori di chi legge Ed ha letto E ricorda. Resta nelle pagine riempite di parole Nelle lacrime e nei sorrisi Che ci provoca. Resiste nella conquista Lenta ma continua Di anime nuove Lontane e vicine Simili e diverse. Immortale, persiste nel cambiamento, emozioni che da personali diventano universali, come un fil rouge che tiene tutti cuciti insieme.

Questa generazione...

Non sopporto l'arroganza di chi si nutre del denaro. Rinnego l'essere umile nel diventare un modello accettabile per la società. Ho bisogno di sognare e credere nell'utopia, semplicemente per non vedere ciò che non riesco a percepire. Diventi attore per recitare una commedia e ti ritrovi regista della tua stessa vita. Difficile immaginare l'orizzonte senza conoscere con quali scarpe ti incammini. Con il pennello dipingo di nero lo sfondo e di rosso regalo uno sguardo alla mia rabbia. In poco tempo la vita ti passa davanti e invece di una ferrari ti trovi a guidare un'utilitaria. Vogliamo pace e allegria ma intorno a noi aleggia solo illusione, la nostra generazione è precaria e priva di una identità reale.

Chi sono...

Un uomo che dalle proprie debolezze ha creato nuove virtù. Un uomo che dalla semplicità ha imparato a sognare. Un uomo che dal niente si è costruito un mondo tutto da interpretare. Un uomo che vive d'amore ma che lo nasconde con estrema dolcezza. Un uomo che non ha mai provato invidia, perché, se ti vuole bene, il suo è un sentimento puro. Questo sono io, una persona estremamente fragile quanto forte, un individuo brillante con l'animo d'artista!

Solitudine...

Fredda grotta di silenzi bagliori sinistri riuscirò ad agitare le mani? Più in là si sente il rumore profondo del mare... ... pochi passi incerti... ma ecco che la notte già sta calando col suo corpo di pantera e con i suoi artigli mi accarezza mentre tremando assisto impotente all'ira torbida e ululante del vento.

Mi fa quasi pena...

Oggi il mio passato torna a farmi visita, bussa alla mia porta con superbia ed arroganza convinto che faccia ancora parte della mia vita, non sa cosa è successo durante la sua assenza. Pare proprio che per lui nulla è cambiato, lo guardo e rido con gusto, mi fa quasi pena, dopo aver buttato via il mio cuore, è tornato, ma la sua parola ora è leggera come una falena. Non riesce a capire cosa stia succedendo, è confuso, osserva silenzioso il mio fare indifferente, senza successo, prova a scoprire a cosa stia pensando, si rende conto che non riesce più a scrutare la mia mente. Comprende allora che la mia anima ormai è legata a colei che venne dopo il suo abbandono, ha dimenticato da molto quello che è stata e da lei solo indifferenza avrà in dono.

Inchiostro e anima...

Tra parole e virgole, nell'apostrofo di un istante, afferro ispirati pensieri per imprimerli sulla carta dell'esistenza, intingendola di sospirate note. Ed essi come fiori di seta, fioriscono tra le lande del mio sentire. Sangue fatto inchiostro, respiri tracciati sulla carta, sospiri designati con le parole, voce sublime dell'anima che sfocia sulla carta come un fiume alla deriva travolgendo con sé chi ha la fortuna di scoprirla... La poesia.

Una vita di poesia...

Una vita di poesia è possibile per tutti. Ingredienti indispensabili: pensieri sereni. Pensieri profondi. Emozioni forti. Passione distruttiva. Amore Odio. Cosa voglia dire vita di poesia È ancora incognito. Eppure la certezza è una: se non rischi non riesci ad aspirare al massimo, se non rischi vivi di apatia. E la poesia resta agli altri.

Ho rubato una stella...

Ho rubato una stella al cielo stanotte. Per ascoltarne la voce per contarne i desideri e scegliere i più belli. Ma nulla vi trovai se non il silenzio assordante se non le tenebre più cupe se non il vuoto prodondo in quella notte per la sua assenza. Ignara del dolore che al suo Cielo procurai ignara dell'errore che in quella silente notte commisi perché né Luce né Musica né Poesia in essa riconobbi, se non la superba pretesa di poter comprendere l'Amore.

Gli occhi dell'amore

Un incontro indimenticabile del tutto imprevedibile, ridona euforia alla noia che non passa senza lasciare traccia. Un brillio nella nebbia effonde ebbrezza nell'aria. Tutto accade in un attimo come in un incantesimo... seduti a guardare le stelle luminose come lucciole con una complice luna d'argento che sonnecchiando osserva dall'alto tenendosi mano nella mano... sognando un unico arcobaleno... scrivendo pagine nuove in un diario senza chiave... scrutando oltre quell'infinito, svincolati dal tedioso vuoto tra baci e soavi parole da brividi sulla pelle riuscendo finalmente a vedere con gli occhi dell'amore.

Vita dimenticata...

Hai sacrificato la tua vita come un folle folgorato da elevate teorie di perfezione e potere e soldi e successo! Ma hai mai pensato a quando sarai là sotto? Ti porteranno i fiori; tutti quanti la prima volta, diranno: - che lavoratore era! Che persona di gran forza e zelo, che prodigio dell'economia! - I volti bassi e grigi. Te li porteranno in dieci la seconda e diranno, - che persona orgogliosa era! Mi sembra abbia fatto molto nella sua vita precisa e forzata. - I volti distratti e grigi. Verrà uno solo la terza e dirà: - non ricordo chi sei ma i tuoi fiori son secchi, posso cambiarteli amico? - Sul volto un sorriso patetico. Dopo di che, accontentati del vento: lui passerà sempre sulla tua lapide a scalfire un poco l'epifaffio grondante di meraviglioso sudore di una vita dimenticata.

Disattivazione profilo Facebook

Cari lettori e iscritti vi comunico che da oggi 21/8 il mio account Facebook rimarra' sospeso fino a nuovo avviso saro' reperibile sui seguenti Social Networks: Twitter con il nome di LucaPietro Google Plus con l'indirizzo mail luca.delpiano@gmail.com Skype nome contatto lucadelpiano Blogspot N.B.: Chi di voi fosse interessato ad un account Google Plus puo' lasciarmi l'indirizzo mail Google e provvedero a inviargli l'invito.

Corolle di baci...

Siamo fiori puliti sempre in cerca di un prato dove far riposare le nostre radici siamo fragili... corolle di baci siamo steli protesi nel cercare la luce. Siamo noi quel intreccio di foglie e colori nella danza del vento siamo noi quel amore che dura una vita nel profumo e i colori... siamo noi quel momento.

Gli occhi dell'amore...

Un incontro indimenticabile del tutto imprevedibile, ridona euforia alla noia che non passa senza lasciare traccia. Un brillio nella nebbia effonde ebbrezza nell'aria. Tutto accade in un attimo come in un incantesimo... seduti a guardare le stelle luminose come lucciole con una complice luna d'argento che sonnecchiando osserva dall'alto tenendosi mano nella mano... sognando un unico arcobaleno... scrivendo pagine nuove in un diario senza chiave... scrutando oltre quell'infinito, svincolati dal tedioso vuoto tra baci e soavi parole da brividi sulla pelle riuscendo finalmente a vedere con gli occhi dell'amore.

Tempo di ritornare...

Oggi si ritorna da questa bellissima e importanye vacanza, viaggio di riflessione, di riposo, di spiritualita'... Stasera si torna a casa per ricominciare la vita di citta', la vita del volontariato, del soccorso, dell'aiuto a chi soffre... Una vita bellissima a cui sapro apportare le migliorie meditate in questa fantastica vacanza!

Vorrei volare... ...come un gabbiano...

Vorrei volare come un gabbiano Libero di sfiorare il mare E accompagnare le piccole onde... Vorrei volare come un gabbiano Per correre incontro ad un sole che tramonta E lasciarmi abbracciare dai suoi ultimi raggi... Vorrei volare come un gabbiano Per sentire il vento tra le ali E lasciarmi avvolgere dalla sua forza... Vorrei volare come un gabbiano Per sentire la libertà impossessarsi di me E cercare la felicità in qualche posto nel mondo... Vorrei volare come un gabbiano Per scappare dalla tristezza E cercare l'amore nello spazio infinito... Vorrrei volare... come un gabbiano...!

24 giugno 2011 ... 24:00

Note galleggiano su un soffitto scritto di storie di Vita da raccontare. Fili d ' erba freschi e vivi su pietre millenarie danzano col vento. Nuvole e Anime passeggiano abbracciate nei nostri occhi. Mentre a fatica il bosco di nero si tinge poche timide stelle si affacciano. Un ritmo vibrante e suadente avvolge il presente fra gli applausi della gente. È un giugno diletto raccolto di un sabato sera e suoni e canti e poesie!

Le briciole dell'incertezza...

Materia fugge via veloce come un treno passaggi di vite nell'improvviso dell'arcobaleno le storie sentite e poi dimenticate cascine ormai vuote abbandonate si sgretola il tufo creando le briciole delle incertezze mentre i sassi corteggiano il fiume cibandosi delle sue carezze quante cose ci toccano e fuggono via quanti sguardi hanno gli occhi della malinconia. Quante vite dovrò ancora aspettare per averti qui... per sempre... mia.

Giusti equilibri...

Si consuma lentamente questo corpo che la vita mia trasporta usurato dalle facili intemperie che confondono il mio vivere mescolando fantasia alle cose serie. Si consuma lentamente questo mezzo di trasporto tra gli incroci della mente nel cercar giusti equilibri e bilanciar ragione e torto Si miscela e lentamente si opacizza il mio pensare come acqua che ristagna nel bicchiere mentre veli di calcare sono lì a segnarne i bordi miscelando il mio domani con i piedi nei ricordi. Si consuma e dolcemente mi trasporta questo corpo preso in cambio di un momento. Lentamente... dolcemente... sarò vento.

Pieno di colori...

Ogni volta che ti cerco salta fuori il tuo sorriso come guizzo di delfino come sole all'improvviso Ogni volta che ti penso poi mi perdo nell'immenso nel profumo della terra e mi ritrovo a rotolar tra i fiori ogni volta che ti cerco nello specchio sono pieno di colori. Ogni volta che ripenso alla tua ultima carezza sento ancora il dolce brivido la brezza. Ora seguirò la strada che mi porta verso il sogno ogni volta sognarti è un bisogno.

Mi nutro di...

Io mi nutro di commozioni, di piaceri... E lacrime... Di affetto e di trasporto, io mi nutro. Di incontri vecchi e nuovi, di parole dette... ...silenti e ascoltate! Nutrendomi di sola calma, di conoscenze sempre nuove, di miraggi forse irrealizzabili... Ma vivo serenamente.

Erano tempi...

Erano tempi poveri, erano tempi difficili... Erano tempi, comunque belli... Si viveva la casa in due stanze. Si dormiva nello stesso letto in entrambi i versi. Si sentiva il calore della famiglia. Ero un ragazzino... Consumavo quel poco che la tavola offriva ed ero soddisfatto. Ero consapevole che qualcuno si era privato per lasciare a me il meglio... Ero felice così e non chiedevo di più. Affidavo ai sogni i desideri che giudicavo non realizzabili. Erano tempi... Tempi remoti.... Stan tornando quei tempi... Spero non facciano soffrire...

Cio' che ci cambia...

A volte penso come ciò che mi ferisce possa cambiare ciò che farò oppure lascio per paura, poi mi alzo e tiro un respiro forte, perché sei così bella? Ogni volta sei un quadro che mai ho pensato, un leggero respiro che mai ho avuto, una musica che ha un motore muto, tutto ciò che i miei occhi di più bello non hanno mai avuto... Come potrò vivere senza nulla desiderare senza tornare a volare.  Questo tra le righe scrivo, per non essere mai del mio essere privo.

Sulle tue orme... ...ormai sbiadite...

Ti voglio... ma ora non posso fare altro che scriverlo sul foglio arcobaleni di sentire addolciscono distanze e ci colorano le mani mai stanche di modellare i sogni cesellandone il domani Ti voglio come la prima volta che ti ho vista indomito guerriero e tu meravigliosa mia conquista Pesano questi momenti come macigni come massi e l'unico sollievo è sentire la tua voce che mi porta lì con te sulle tue orme sui tuoi passi. Grazie amore mio d'essere qui con me ora su questo magico foglio e grazie alle parole che mi fanno ancora scrivere... ti voglio.

Le piccole cose...

Ho sbagliato a valutare cosa mi rendesse realmente felice e la mia superficialità mi ha fatto tralasciare quei dettagli, quei gesti che fanno realmente la differenza... Ma ora finalmente sto imparando a mettere meno "puntini sulle i" ed a considerare con più rispetto ed attenzione l'essenza delle cose e non la loro lusinghiera ma illusoria forma... Non servono le parole per descrivere un'emozione, non saranno mai del tutto appropriate alla circostanza. Meglio guardarsi negli occhi senza dire nulla e addentrarsi ciascuno negli entusiasmi dell'altro...

La tua porta...

Guardo smarrita questa porta appena socchiusa. La vorrei superare ma non è aperta, almeno per me. È triste sostare, imposibile andare. Sono fuori di te. Sto sulla soglia, appena un momento, osservando l'interno. Lieve malinconia. Ecco, ora è chiaro. Non c'è posto per me.

Malinconia...

Non capivo più il perché dei miei silenzi e lasciavo la solitudine farmi compagnia. I miei sorrisi eran diventati attori. Bugiardi, recitavano la parte con maestria. Ma dietro le quinte di quel palcoscenico che noi chiamiamo "Vita", il mio cuore, regista, singhiozzava... stanco di quei copioni scritti con malinconia.

Tristi rintocchi...

Lenti rintocchi di vecchie campane giungono tristi e martellano i cuori. Piaghe dolenti di lacrime amare provocano rivoli che scorrono rapidi. Nel vicino campetto c'è chi attende un vecchietto, fiducioso e paziente di sentir la sua voce. Un gruppo di bimbi ad una sedia fa cerchio rivivendo le favole di un allegro nonnetto.

Danzando...

Ho danzato con le ombre che affollano le strade e il cielo un ora prima del mattino sono i guardiani delle stelle signori della notte giunta all 'apice e sotto l argento di una luna che volava via mi sono persa in visioni lontane... leggende che si ripetono all'infinito sotto gli occhi di una storia che non vuol finire... ho guardato nel pozzo nero dell'anima... i frammenti di una luna di cristallo... gocciolava tintinnando il rosso flusso di sangue sparso... e negli occhi il vento ha sferzato gelido tremavo con le foglie di alberi... poi... ero nelle foglie nel vento nella notte... sulle acque brillanti e abissali... fluivo in una danza senza fine al suono delle sfere celesti che mi pulsavano nel petto squarciato da un doloroso impietoso sentimento d'amore... quello che rende liberi e uccide uccide... quello che rendi liberi e ci assolve in un solo attimo d infinità potenza un attimo che non ha tempo in una sospensione magica di eventi ho sc

Anche il dolore tu scavi...

In un attimo hai fugato ogni paura. Ho stampato nel cuore il tuo sorriso, nella mente la dolcezza del tuo sguardo. Non so cosa la vita ci riservi né me lo chiedo. Qualcuno ha detto: quanto più a fondo ti scava il dolore tanta più gioia puoi contenere. Credo sia vero, anzi lo so con certezza. Sono passata tra mille tempeste, ma sempre ho ritrovato un cielo azzurro più bello e limpido, più ricco di promesse. E allora scavi pure il dolore se poi nel cuore, quasi come un'ammenda, saprà lasciarmi fiumi straripanti d'amore, felicità e gioia immensa.

Non adesso...

Ti dicono alzati Ti dicono di sorridere Ti dicono la vita è bella! Ti dicono un seme muore per ridare vita... Hanno gran voce e non fanno nulla, nulla. Portano via ratti ratti i loro bambini Che guardano un uomo che soffre: "non è bene che vedano piangere, capisci" S'arrabbiano, "smettila di piagnucolare!" Ti dicono, "ehi anche io sono a pezzi"... sai: Le tasse da pagare, il mutuo, la cucina nuova Mentre tu hai la morte nel petto Ed infinite ghirlande d'universo si sfilacciano Al suono troppo forte della vita che ti circonda E ruota instancabile sulle strade infinite del mondo. Ti dicono alzati Ti dicono di sorridere Ti dicono la vita è bella Poi ti lasciano solo, disteso, sfinito, morto Hanno adempiuto al loro dovere: hanno gettato le loro frasi circostanziali. Amico, se non capisci, non ti biasimo Non è facile. Ma risparmiami tutto questo. Leggimi un libro che parli leggero Di spazi comprensibili e finiti Di visi normali

L'ideale...

Quest'armonia di sopravvissuti ideali Mancati e ritrovati Perduti poi riscoperti È una tensione di un sentimento assente Anoressia del cambiamento Come in un ritroso avvolgersi di passi Resi pesanti dall'idea che il presente è già passato troppo in fretta Vorrei fermarmi per riscoprire il sole Come non l'avessi visto mai Sentire il tuo respiro come fosse aria E non questo vento che dimentica presto e ci spazza via. Io non vorrei rassegnarmi Ma sedare questi impulsi inutili ed estranei Vorrei fermare il mio pensiero Con un idea non studiata né ragionata Un vizio senza senso, una frase stupida, un gesto inconsueto. Vorrei svegliarmi è dire che oggi non è oggi, né ieri né domani Ma percepire solo lo spazio intorno a me E guardarmi allo specchio per poter dire Che quel ragazzo Son solo io Con i miei occhi, la mia bocca, le mie stanche mani E le mie perplessità lasciando scivolare i miei ideali Tra lenzuola sudate d'amore Un ricordo lontano che non

Sono una stella...

Sono una stella del firmamento che osserva il mondo, disprezza il mondo e si consuma nella propria luce. Sono il mare che di notte si infuria, che mare che si lamenta, pesante di vittime che ad antichi peccati, nuovi ne accumula. Sono bandito dal vostro mondo cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito, sono il re senza terra. Sono la passione muta in casa senza camino, in guerra senza spada e ammalato sono della propria forza.

Nessun uomo e' isola...

Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa.   La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.

Si chiama amore...

Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione, ogni capacità di sorridere nel dolore. Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione ciò che l'Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo - questo è ciò a cui tendiamo.

Alchimia d'amore...

Chi più di me ha scavato nel profondo la miniera d'Amore, dice, dove risiede il centro della sua felicità: ho amato, ho conquistato e detto, ma se dovessi amare, conquistare e dire, finché non sarò vecchio, non potrei mai comprendere quel nascosto mistero; oh, non è che impostura tutto quanto: e come nessun alchimista ha potuto scoprire l'Elisir, ma ugualmente glorifica il suo fecondo vaso se per caso gli accade di scoprire qualche odorosa sostanza, o nuova medicina, così gli amanti sognano un godimento ricco e prolungato, ma non trovano altro che una notte estiva simile all'inverno. La nostra pace, il denaro, l'onore e il nostro giorno, questo noi pagheremo, per questa vana ombra di una bolla d'aria? In questo ha fine amore, che ogni uomo può essere felice come me se può sostenere la breve vergogna di una farsa nuziale? Quell'infelice amante che afferma non essere i corpi a sposarsi, ma solo gli spiriti, e che pretende trovare in lei un Angelo

Scritto sulla sabbia...

Che il bello e l'incantevole Siano solo un soffio e un brivido, che il magnifico entusiasmante amabile non duri: nube, fiore, bolla di sapone, fuoco d'artificio e riso di bambino, sguardo di donna nel vetro di uno specchio, e tante altre fantastiche cose, che esse appena scoperte svaniscano, solo il tempo di un momento solo un aroma, un respiro di vento, ahimè lo sappiamo con tristezza. E ciò che dura e resta fisso non ci è così intimamente caro: pietra preziosa con gelido fuoco, barra d'oro di pesante splendore; le stelle stesse, innumerabili, se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi - effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima. No, il bello più profondo e degno dell'amore pare incline a corrompersi, è sempre vicino a morire, e la cosa più bella, le note musicali, che nel nascere già fuggono e trascorrono, sono solo soffi, correnti, fughe circondate d'aliti sommessi di tristezza perché nemmeno quanto dura un battito d

I libri...

Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto  ti rinviano a te stesso.  Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,  sole stelle luna.  Perché la luce che cercavi  vive dentro di te.  La saggezza che hai cercato  a lungo in biblioteca  ora brilla in ogni foglio,  perché adesso è tua.

Buongiorno dolce anima...

Io mi domando in verità, che facevamo noi due prima di amarci? Eravamo ancora bambini? E godevamo di piaceri ingenui, infantilmente? O sognavamo nell'antro dei sette dormienti? Fu così. Ma questi non erano che ombre di piaceri. Se mai bellezza vidi, che io desiderassi e avessi altro non fu che un sogno della tua. Ora buongiorno alle anime nostre che si destano, che non si spiano l'un l'altra per timore; perché l'amore limita ogni altro amore e una piccola stanza diventa un universo. Lascia che scoprano nuovi mondi gli esploratori marini, che mondi e mondi le mappe abbiano ad altri mostrato: a noi basta un mondo, che ciascun ne abbia uno e uno solo sia. Negli occhi tuoi il mio volto, il tuo nei miei compare, e cuori puri e semplici i volti manifestano dove troveranno due emisferi migliori di questi senza pungente Nord, senza Occidente il declino? Ciò che muore non fu perfettamente fuso se i nostri umori uno soltanto fossero e tu ed io così eg

La piu' raffinata meditazione di Edgar Allan Poe...

Questo mio bacio accogli sulla fronte! E, da te ora separandomi, lascia ch'io dica che non sbagli se pensi che tutti furono un sogno i miei giorni; e, tuttavia, se la speranza volò via in una notte o in un giorno, in una visione o in nient'altro, è forse per questo meno svanita? Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo non è che un sogno dentro a un sogno. Sto nel fragore di un lido tormentato dalla risacca, stringo in una mano granelli di sabbia dorata. Soltanto pochi! E pur come scivolano via, per le mie dita, e ricadono nel mare! Ed io piango - io piango! O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda? O Dio! Mai potrò salvarne almeno uno, dall'onda spietata? Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo non è che un sogno dentro a un sogno? ......

Terra santa...

Pensiero,io non ho più parole. Ma cosa sei tu in sostanza? qualcosa che lacrima a volte, e a volte dà luce. Pensiero,dove hai le radici? Nella mia anima folle o nel mio grembo distrutto? Sei così ardito vorace, consumi ogni distanza; dimmi che io mi ritorca come ha già fatto Orfeo guardando la sua Euridice, e così possa perderti nell'antro della follia.

Terra d'amore...

La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Non fuggo da te...

Mio dolcissimo amore, non fuggo per stanchezza di te, né perchè spero che il mondo possa offrirmi un amore più degno; ma poiché è destino che io debba infine morire, è molto meglio che mi prenda per scherzo l'abitudine di morire così di qualche morte finta. Ieri sera anche il sole era fuggito, eppure oggi è qui. lui non ha desideri e non ha sensi, nemmeno un corso breve come il mio: dunque non ti preoccupare per me, credi che tutti i miei viaggi saranno assai più rapidi, perchè io ho più ali e più sproni di lui. Ma come è fragile il potere dell'uomo, che se anche ha buona fortuna non vi si può aggiungere un'ora di più, né richiamare un'ora che ha perduta! Ma venga pure la cattiva sorte: le aggiungeremo la nostra forza, le insegneremo l'arte e la portata, così che su noi tragga vantaggio. Quando sospiri non sospiri vento, ma esali la mia anima; quando piangi, scortesemente cortese, corrompi il sangue della mia vita. Non è possibile che

Il capolavoro di P. Neruda...

Saprai che non t'amo e che t'amo perché la vita è in due maniere, la parola è un'ala del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo. Io t'amo per cominciare ad amarti, per ricominciare l'infinito, per non cessare d'amarti mai: per questo non t'amo ancora. T'amo e non t'amo come se avessi nelle mie mani le chiavi della gioia e un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo.

L'essenza della vita...

Nessun uomo è un'Isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra. Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare, la Terra ne è diminuita, come se un Promontorio fosse stato al suo posto, o una Magione amica o la tua stessa Casa. Ogni morte d'uomo mi diminusce, perchè io partecipo all'Umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana: Essa suona per te...

Alchimia d'Amore...

Chi più di me ha scavato nel profondo la miniera d'Amore, dice, dove risiede il centro della sua felicità: ho amato, ho conquistato e detto, ma se dovessi amare, conquistare e dire, finchè non sarò vecchio, non potrei mai comprendere quel nascosto mistero; oh, non è che impostura tutto quanto: e come nessun alchimista ha potuto scoprire l'Elisir, ma ugualmente glorifica il suo fecondo vaso se per caso gli accade di scoprire qualche odorosa sostanza, o nuova medicina, così gli amanti sognano un godimento ricco e prolungato, ma non trovano altro che una notte estiva simile all'inverno. La nostra pace, il denaro, l'onore e il nostro giorno, questo noi pagheremo, per questa vana ombra di una bolla d'aria? In questo ha fine amore, che ogni uomo può essere felice come me se può sostenere la breve vergogna di una farsa nuziale? Quell'infelice amante che afferma non essere i corpi a sposarsi, ma solo gli spiriti, e che pretende trovare in lei un Angel

Il sogno...

Per nessun altro, amore, avrei spezzato questo beato sogno. Buon tema per la ragione, troppo forte per la fantasia. Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi. Tu così vera che pensarti basta per fare veri i sogni e storia le favole. Entra tra queste braccia. Se ti sembrò più giusto per me non sognare tutto il sogno, ora viviamo il resto. Come un lampo o un bagliore di candela i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono. Così (poichè tu ami il vero) io ti credetti sulle prime un angelo. Ma quando vidi che mi vedevi in cuore, che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo, quando interpretasti il sogno, sapendo che la troppa gioia mi avrebbe destato e venisti, devo confessare che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te. Il venire, il restare ti rivelò: tu sola. Ma ora che ti allontani dubito che tu non sia più tu. Debole quell'amore di cui più forte è la paura, e non è tutto spirito limpido e valoroso se

Infinita' d'amore...

Se ancor non ho tutto l'amore tuo, cara, giammai tutto l'avrò; non posso esalare un altro sospiro per intenerirti, né posso implorare un'altra lacrima a che sgorghi; ormai tutto il tesoro che avevo per acquistarti - sospiri, lacrime, e voti e lettere - l'ho consumato. Eppure non può essermi dovuto più di quanto fu inteso alla stipulazione del contratto; se allora il tuo dono d'amore fu parziale, si che parte a me toccasse, parte ad altri, cara giammai tutta ti avrò Ma se allora tu mi cedesti tutto, quel tutto non fu che il tutto di cui allora tu disponevi; ma se nel cuore tuo, in seguito, sia stato o sarà generato amor nuovo, ad opera di altri, che ancor possiedono intatte le lor sostanze, e possono di lacrime, di sospiri, di voti, di lettere, fare offerte maggiori, codesto amore nuovo può produrre nuove ansie, poiché codesto amore non fu da te impegnato. Eppur lo fu, dacché la tua donazione fu totale: il terreno, cioè il tuo cuore, è mio; quant

Elegia XIX: andando a letto

Vieni, mia Donna, vieni mio vigore sfida di ogni riposo, finché mi affanno resterò in affanno. Spesso il nemico avendo il suo nemico in vista dalla sola presenza vien fiaccato, anche se non combatte. Getta pur quel cinto che splende simile allo Zodiaco, ma che nasconde al mio sguardo un mondo assai più bello. Togli gli spilli dal pettorale cosparso di lustrini, così che gli occhi dei maliziosi vi si possono fermare. Slacciati, perché quell'accordo armonioso mi dice di esser già l'ora di recarsi a letto. Via quel busto felice, che invidio, perché può starti così stretto. E via la gonna che svela una tanto bella condizione, come quando dai campi fioriti l'ombra dei colli si fugge. Via il diadema tenace, ed esso mostri il diadema fluente dei capelli che da te si leva: e ora via quelle scarpe, posa il tuo piede libero in questo sacro tempio dell'amore, su questo soffice letto. In vesti così bianche che gli Angeli del cielo erano soliti essere accolti dagl

John Donne e i sonnetti della morte...

Morte non esser fiera, pur se taluni ti abbiano chiamato Terribile e possente, perche’ tu non lo sei che quei che tu credi di travolgere non muoiono, povera morte ne tu puoi uccider me. tu, schiava del fato, del caso, di re e di disperati, tu che ti nutri di guerre e di malattie, oppio e incantesimi ci sanno addormentare ugualmente e meglio di ogni tuo fendente. perche dunque inseperbisci? e trascorso un breve sonno veglieremo in eterno. E morte piu’ non sara’, morte tu morrai.